Comportamento termico di edifici nuovi e riqualificati in standard energetico NZEB
21/10/2021
Efficienza energetica
Sintesi a cura di Ing. Alessandro Miliani, Arch. Andrea Riva – associati ASSOBETON

Sintesi a cura di Ing. Alessandro Miliani, Arch. Andrea Riva – associati ASSOBETON

Lo studio ha verificato, mediante simulazioni dinamiche, il comportamento estivo di edifici nuovi e riqualificati in standard energetico NZEB secondo i limiti previsti per il 2021 dal DM 26.06.2015. L’obiettivo è stato di verificare l’utilità del requisito minimo sulla capacità areica interna (di seguito Cip) introdotto dal DM 24.12.2015 (denominato CAM). Questo articolo illustra in sintesi l’impostazione della ricerca e i principali risultati ottenuti per le nuove costruzioni, principalmente a destinazione d’uso residenziale.

La verifica è stata condotta su 4 tipologie edilizie (residenziale bifamiliare, singolo appartamento, ufficio, scuola), simulando per ciascuna di esse 3 diverse tecnologie di involucro (laterizio con cappotto, doppia parete in laterizio isolata in intercapedine, calcestruzzo aerato monostrato senza ulteriori isolanti) e valutandone il comportamento termo-igrometrico in 2 zone climatiche molto differenti tra loro (Milano, Bari).

La verifica in particolar modo del benessere estivo ha tenuto in considerazione i seguenti parametri:

1. Inerzia termica: sfasamento-attenuazione, trasmittanza termica periodica;

2. Capacità areica interna periodica: è stata indagata l’utilità di raggiungere il limite proposto nei CAM di 40 kJ/m2K o le implicazioni in termini di riduzione del comfort interno nel caso di assenza dell’impianto di climatizzazione, o di maggiori consumi energetici nel caso di presenza dell’impianto.

Il confronto delle soluzioni è stato condotto analizzando i risultati di simulazioni dinamiche del comportamento invernale ed estivo di ogni edificio/unità immobiliare con le 3 differenti murature nei 2 climi esterni. Per tali simulazioni è stato impiegato il software WUFI Plus del Fraunhofer IBP, conforme alla norma UNI EN 15026, in grado di modellare accuratamente lo scambio di umidità attraverso l’involucro e la sua interazione con il flusso termico, valutando in modo dettagliato il bilancio orario di calore ed umidità nell’ambiente al fine di ottenere risultati realistici di comfort e consumi.

La scelta di indagare l’incidenza della Cip sul comportamento estivo simulando edifici completi è dovuta alla necessità di indagare anche il peso relativo tra le diverse variabili in gioco, quali carichi esterni e sistemi di ombreggiamento.

La principale conclusione dello studio è che la prescrizione contenuta nel DM 11.10.2017 (CAM) sulla Cip della parete opaca esterna non è giustificabile per edifici di nuova costruzione di livello energetico “NZEB”, oltre a non incidere minimamente sul benessere estivo di edifici con ampie superfici vetrate. L’uso di sistemi costruttivi in calcestruzzo aerato AAC, seppur con bassi valori di Cip, comporta prestazioni sostanzialmente equivalenti a sistemi massivi, sia in termini energetici che di comfort interno.

Una sintesi dell’impostazione dello studio e dei principali risultati ottenuti è riportata in allegato.

Lavoro svolto nell’ambito della convenzione di ricerca stipulata, in data 26 luglio 2017, tra DICAR (Politecnico di Bari) e ABES (ASSOBETON - GM Calcestruzzo Aerato Autoclavato).

Responsabile dello studio: Prof. Ing. Pietro Stefanizzi – Politecnico di Bari

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