Il processo ha richiesto un lustro, ma finalmente i risultati dei progetti di ricerca che hanno visto il coinvolgimento in prima linea di ASSOBETON hanno avuto il loro riconoscimento: ISO 20987:2019 e ISO 22502:2020 sono le due nuove norme internazionali relative alla progettazione delle strutture prefabbricate.
Il comportamento sismico degli edifici in calcestruzzo non ha quasi più segreti: gli studi sia analitici che sperimentali, portati avanti ormai da parecchi anni da un numero ragguardevole di ricercatori italiani ed internazionali, hanno conseguito questo risultato. Fino a qualche anno fa meno noto era, invece, il comportamento sismico delle strutture prefabbricate in calcestruzzo. Il comportamento sismico di un edificio, infatti, non dipende solo dal materiale con cui è realizzato, ma anche dal modo in cui le varie parti della struttura interagiscono tra loro, ovvero dall’insieme strutturale. E la peculiarità delle strutture prefabbricate risiede proprio nel modo in cui i vari elementi sono tra loro collegati.
Una struttura prefabbricata, realizzata mettendo insieme tanti elementi strutturali prodotti singolarmente, è in grado di resistere ad un terremoto?
SI!!! Oggi possiamo rispondere affermativamente a questa domanda.
A questo e ad altri interrogativi, infatti, ASSOBETON ha cercato di dare risposta nel corso degli ultimi 25 anni. Un quarto di secolo durante il quale un progetto di ricerca finanziato nel 1994 a livello nazionale si è trasformato in un programma analitico-sperimentale di più ampio respiro con il coinvolgimento di consorzi di ricerca internazionali e finanziamenti europei.
Di questi programmi di ricerca si citano qui solo i due più recenti: SAFECAST e SAFECLADDING.
SAFECAST è un progetto triennale (marzo 2009 – febbraio 2012) che ha visto il coinvolgimento di un consorzio di 16 partners, provenienti da tutta Europa. Coordinati da ASSOBETON, produttori, università e centri di ricerca hanno unito le loro competenze per studiare il comportamento delle unioni tra i vari elementi strutturali e per verificare il comportamento sismico dell’insieme strutturale. Un finanziamento europeo di circa 3 milioni di euro ha consentito di indagare, numericamente e sperimentalmente, il comportamento delle connessioni tra i vari elementi strutturali, ricavando delle regole di progetto per diverse tipologie di connessione.
Il progetto ha visto inoltre la realizzazione di una serie di prove sperimentali su di un edificio al vero di tre piani. La struttura è stata sottoposta a prove di simulazione sismica in diverse configurazioni strutturali. In ogni configurazione la struttura ha mostrato un ottimo comportamento dimostrando la capacità degli edifici prefabbricati in calcestruzzo di resistere a terremoti di alta intensità.
Pochi giorni dopo l’inizio del progetto SAFECAST, la città de L’Aquila ed il territorio circostante sono stati colpiti da un violento terremoto. Questo evento ha messo in luce alcune criticità negli elementi di tamponamento. Numerosi edifici intelaiati in calcestruzzo hanno infatti evidenziato gravi danni alle tamponature in muratura. Anche le strutture prefabbricate, i cui crolli di elementi strutturali durante tale evento, peraltro, si sono contati sulle dita di una mano, hanno evidenziato qualche problema nelle connessioni tra la struttura portante ed i pannelli di tamponamento.
Il consorzio di SAFECAST ha preferito, comunque, concentrarsi sullo studio del comportamento delle connessioni tra i vari elementi strutturali, lasciando ad un progetto interamente dedicato lo studio dei collegamenti tra pannelli e struttura. SAFECLADDING è nato proprio da quest’idea.
Pochi mesi dopo il termine di SAFECAST, ha avuto inizio il progetto SAFECLADDING, anch’esso della durata di tre anni (agosto 2012 – luglio 2015), interamente dedicato ai pannelli di tamponamento. Con un finanziamento europeo di circa 2 milioni di euro, un consorzio di ricerca analogo al precedente, sempre con ASSOBETON in prima linea, ha studiato sperimentalmente e numericamente l’effetto della presenza dei pannelli sulla struttura portante prefabbricata, con particolare riguardo al comportamento delle connessioni. Lo studio ha portato alla stesura di due linee guida per la progettazione delle connessioni pannello-struttura e dell’edificio nella sua interezza.
I risultati dei programmi di ricerca svolti in questi venticinque anni hanno contribuito a colmare il divario di conoscenze sul comportamento sismico delle strutture prefabbricate, dimostrando che queste sono ampiamente in grado di resistere a terremoti di alta intensità in maniera del tutto analoga alle strutture gettate in opera.
Nuove conoscenze, ma non solo!
A distanza di 5 anni dal termine di SAFECLADDING, possiamo dire di aver raggiunto il pieno riconoscimento degli sforzi fatti: le linee guida redatte all’interno dei due progetti di ricerca sono diventate delle norme internazionali.
A distanza di pochi mesi ISO, International Organization for Standardization, la più importante organizzazione a livello mondiale per la definizione di norme tecniche, ha pubblicato due norme ricavate direttamente dalle Linee Guida SAFECAST e SAFECLADDING:
Un ringraziamento particolare va a tutte le Persone e le Istituzioni che, a diverso titolo, hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo.
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