Restauro, Prefabbricazione e Design: la riqualificazione del Teatro Donizetti
22/09/2022
Realizzazioni
Thomas Arrigoni, Responsabile Marketing e Comunicazione Magnetti Building SpA - Gruppo Grigolin

In occasione della Milano Design Week 2022, Manetti Building – storica azienda bergamasca recentemente entrata nel Gruppo Grigolin – ha presentato “Opera Building”, un’installazione all’avanguardia ospitata negli spazi Superstudio Più in via Tortona 27 per raccontare l’intervento di restauro delle facciate del Teatro Donizetti di Bergamo e il ruolo della prefabbricazione nel progetto e nella sua realizzazione.

L’installazione ha posto l’attenzione sul superamento dell’antitesi tra le tecniche di prefabbricazione e le tecniche di restauro, e ha avuto l’obiettivo di raccontare la storia del calcestruzzo e il perfetto connubio tra design ed edilizia industrializzata, storicità e innovazione, arte e tecnologia, che hanno caratterizzato l’intervento.

La facciata storica del Teatro Donizetti di Bergamo, oggetto dell’intervento di restauro, è stata costruita con un calcestruzzo architettonico di inizio ‘900, gli elementi dei volumi laterali sono stati invece oggetto di interventi di ampliamento a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 a opera dell’Architetto Pizzigoni attraverso l’impiego di un calcestruzzo di seconda generazione.

Il progetto di ristrutturazione, realizzato da Arassociati di Milano e dallo studio Berlucchi di Brescia, ha previsto la riqualificazione dei volumi esterni e della torre scenica, attraverso l’utilizzo di materiali in grado di inserirsi in modo non invasivo nella struttura preesistente, conservando la facciata storica e le parti di pregio architettonico.

Magnetti Building si è occupata dello studio e dell’ingegnerizzazione dei pannelli di rivestimento del Teatro bergamasco, ma anche dei processi di installazione ed esecuzione dell’opera, intervenendo con successo sulle strutture preesistenti. Le facciate laterali e la torre scenica del Teatro Donizetti, sono oggi un insieme di pannelli prefabbricati in calcestruzzo in differenti tonalità di rosa.

Magnetti Building ha installato circa 800 lastre, elementi prevalentemente piani di grandi dimensioni ma di spessore ridotto, 3-4 cm. Alcune di queste sono state poi realizzate tridimensionalmente per la riproduzione delle lesene verticali sul prospetto laterale dei camerini e degli ambienti polivalenti.

Il materiale utilizzato è la malta Effix prodotta da Italcementi, che presenta elevate prestazioni meccaniche e un’alta durabilità grazie al suo mix design. Le lastre sono rinforzate internamente da una rete in fibra di vetro, applicata sui punti di sospensione e ancoraggio, che garantisce un comportamento post fessurativo parzialmente duttile e sicurezza al prodotto in caso di danneggiamento.

Partendo da un’indagine colorimetrica del Teatro al fine di ricercare delle tonalità che si avvicinassero il più possibile alle colorazioni presenti su tutta la struttura esistente e attraverso il dosaggio di ossidi all’interno della malta, sono state selezionate le cinque gradazioni di rosa e giallo più idonee ad armonizzarsi con il volume. Dopo aver sondato diversi livelli di finitura tramite trattamenti superficiali di varia natura, è stato raggiunto il livello desiderato dalla direzione artistica e dalla Sovrintendenza con un trattamento di micro sabbiatura, protetta da uno strato idrorepellente.

Gli ossidi di ferro utilizzati sono stati di quattro colori: giallo, arancio, nero e rosso, dosati contemporaneamente in percentuali diverse in ognuna delle cinque colorazioni studiate, partendo da una malta con base bianca. Si è optato per l’utilizzo di ossidi colorati in polvere, per una migliore dispersione e omogeneità all’interno della matrice cementizia. La finitura volutamente non liscia ha donato al Teatro un effetto antico e moderno allo stesso tempo.

L’esperienza nel campo della prefabbricazione ha portato alla scelta di efficienti sistemi di installazione inseriti già nella fase di produzione e dotati di un sistema di micro regolazione per la messa in planarità delle lastre durante il montaggio.

Il sistema di sospensione delle lastre è stato realizzato con elementi metallici zincati a caldo. La singola lastra è stata concepita con due punti di sospensione nella parte alta e due punti di ritegno nella parte bassa. Tali vincoli sono stati progettati per sostenere i carichi previsti da normativa: il peso proprio, l’azione del vento e l’azione sismica e sono essenzialmente costituiti da un componente lato lastra e da un lato supporto installato in cantiere, nell’insieme dotati di sistemi di micro-regolazione nelle tre direzioni.

Nell’ottica dell’ottimizzazione di tutte le fasi di produzione, si è previsto che i componenti del vincolo lato lastra fossero già inseriti nell’elemento durante le fasi di getto. In tal modo, gli elementi metallici sono stati utilizzati anche come inserti per lo sformo e la movimentazione della lastra stessa.

Le lastre sono state progettate verificando tutte le sollecitazioni transitorie, sformo, sollevamento, stoccaggio e movimentazione per l’installazione, oltre che per le sollecitazioni in fase definitiva.

Il progetto esecutivo ha previsto una fase di ottimizzazione dimensionale, al fine di contribuire all’efficienza del processo produttivo. In totale il progetto è risultato composto da oltre 275 tipologie di elementi differenti per dettagli progettuali tali da richiedere un’identificazione univoca.

Complice lo stop forzato a causa della pandemia, la produzione delle lastre ha attraversato più stagioni, esponendo il materiale a differenti condizioni ambientali nella fase più delicata della sua maturazione. Al fine di prevenire fenomeni di fessurazione nelle ore successive alle operazioni di getto della malta, sono stati adottati speciali accorgimenti e attrezzamenti per attuare la maturazione umida delle lastre tramite immersione in acqua.

In parallelo all’attività di ingegnerizzazione e produzione, il materiale e il prodotto finale sono stati validati con test eseguiti presso il Politecnico di Milano. In particolare, la conformità delle lastre ai requisiti richiesti dalla destinazione di installazione è stata ottenuta con prove di urto da corpo molle e corpo rigido, secondo standard internazionali.

Le attività di installazione si sono inserite nel complesso e articolato programma generale dei lavori, adattandosi ai fronti di lavoro disponibili e alle milestones intermedie di realizzazione del progetto.

Le prime attività di cantiere svolte sono state di tipo propedeutico alla definizione del progetto esecutivo. È stato innanzitutto svolto un accurato rilievo topografico di tutte le superfici sedi di intervento che ha fornito la base per la progettazione di dettaglio. Nel contempo sono state eseguite prove di estrazione dei tasselli, in accordo con i carichi di progetto, sulle differenti tipologie di supporti, dal calcestruzzo armato e murature in laterizio esistenti alle nuove murature in blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato: tali prove sono state eseguite al fine di valutare localmente il sistema di ancoraggio più adatto, fosse esso di tipo meccanico o chimico.

Gli angolari puntuali di sostegno sono stati invece ancorati alle strutture metalliche tramite saldatura eseguita in cantiere.

La riqualificazione del Teatro Donizetti è uno dei progetti più importanti portati a termine negli ultimi anni nella città di Bergamo a causa della sua grande significatività estetica. L’intervento sulle facciate è stato affrontato con una soluzione innovativa che ha permesso di limitare i carichi aggiuntivi sulle opere esistenti, di impiegare materiali di particolare durabilità e di conferire all’edificio l’effetto di continuità di finitura rispetto alle opere preesistenti.

Si tratta di un’applicazione che ha dimostrato come la prefabbricazione in calcestruzzo, con le grandi varietà di soluzioni tecniche e di finitura che offre, possa essere positivamente utilizzata anche in settori e applicazioni in cui normalmente vengono adottati altri materiali e tecnologie.

Lo studio e la messa a punto del progetto hanno dimostrato come le nuove tecnologie disponibili per i materiali cementizi aprano ampie e nuove possibilità di utilizzo.